Metodi di apprendimento non supervisionato per l’analisi di mappe di estinzione in Astrofisica

Francesco Esposito (2015)

Università degli studi di Napoli Federico II

Abstract

In Astronomia, si definisce “estinzione” il fenomeno di assorbimento e deflessione caotica (scattering) di radiazione elettromagnetica nei gas e nelle polveri cosmiche interposte tra una sorgente emittente e l’osservatore. Tale fenomeno è dovuto sia alla presenza dell’atmosfera terrestre, sia al cosiddetto mezzo interstellare (ISM), che si interpongono tra l’osservatore e l’oggetto osservato. In particolare, l’estinzione non è facilmente quantificabile in quanto le immagini astronomiche sono bi-dimensionali (mancano cioè dell’informazione in profondità), per cui la quantità effettiva di attenuazione della luce dovuta all’estinzione non ha a priori caratteristiche immediatamente distinguibili tra fotoni provenienti dall’ISM diffuso nella regione d’interesse e quello presente in regioni remote poste davanti o dietro la zona osservata. Questo lavoro, di carattere fortemente multi-disciplinare, consiste nello studio di applicabilità di tecniche non supervisionate di machine learning all’image processing, focalizzando l’attenzione su problemi di edge detection e clustering in ambito astrofisico. Il metodo di clustering multi-stadio, ossia basato sul clustering con algoritmi di machine learning a cascata, e in particolare la rete SOM + K-Means ha permesso di ottenere i migliori risultati, circoscrivendo al meglio lo spazio dei parametri specifico per il tipo di dati in esame. Dal confronto con i risultati del metodo tradizionale, presenti in letteratura, in termini di misurazione della massa dell’estinzione e conformazione delle mappe d’estinzione in varie sotto-regioni, si è evidenziata una maggiore precisione nel circoscrivere le diverse distribuzioni di densità di estinzione, mantenendo valori di massa congruenti.

Relatori:

  • Francesco Isgrò – Università degli studi di Napoli Federico II
  • Massimo Brescia – INAF OACN
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