Simulazione e ottimizzazione di una ricerca di Supernovae

Rosa Calvi (2006)

Università degli studi di Napoli Federico II

Abstract

Le Supernovae giocano un ruolo molto importante in molti settori dell’Astrofisica. Negli ultimi anni è andato via via crescendo l’interesse per la misura della frequenza di SN che rappresenta un anello di congiunzione importante tra l’evoluzione delle singole stelle e quella dei sistemi stellari. La frequenza dei vari tipi di SNe, infatti, regola l’evoluzione chimica delle galassie, la fisica dell’ISM e la sua struttura e dinamica, la produzione di raggi cosmici ecc. L’evoluzione in funzione del redshift della frequenza delle SNe Core-Collapse, a causa della vita breve dei progenitori, indaga sulla funzione iniziale di massa delle stelle, traccia la storia di formazione stellare istantanea dell’Universo e testa i diversi scenari di formazione delle galassie (i.e. collasso monolitico e raggruppamento gerarchico); invece, quella delle SNe Ia, che sono il risultato dell’esplosione di stelle Nane Bianche in sistemi binari evoluti, permette di avere informazioni sulla storia di formazione stellare integrata sull’intera vita dell’Universo e sulla natura, ancora sconosciuta, dei progenitori. Per fare chiarezza sulle discrepanze finora ottenute nelle stime delle frequenze dei diversi tipi di SNe e ridurre gli errori statistici è necessario aumentare il numero di SNe rilevabili. Nuove opportunità saranno rese possibili dai telescopi della classe dei 4 metri dotati di camere a grande campo. Il mio lavoro di tesi si è inserito in questo contesto.

Relatori:

  • Massimo Capaccioli – Università degli studi di Napoli Federico II
  • Enrico Cappellaro – INAF OACN
Condividi